mercoledì 3 agosto 2011

Bellezze e stereotipi

All'inizio, quando sono arrivata, era anche piacevole. Mi sentivo spesso (abbastanza) dire "Ma guarda che bei capelli che hai...che bel colore...belli...". Siccome i miei capelli non mi sono mai piaciuti tanto, non stanno mai in ordine come vorrei io, hanno sempre un aspetto un po' "disordinato"...per cui, sì, era piacevole che qualcuno finalmente apprezzasse i miei capelli.
Visto che la vecchiaia avanza per tutti, ho dovuto trovare una parrucchiera locale. Dopo un po' di tentativi finalmente la "colorist" ha trovato il colore che mi piace e che mi sta bene. Ma era sempre un po'...titubante nel farmi il "rosso"...era sempre troppo marrone o troppo biondo. E la "stylist" ci provava ogni volta "Come li facciamo? Dritti?" oppure "Potresti tirarli questa volta" e ancora "Sai esiste la permamente al contrario"...e ricci proprio non le piacevano.
E poi finalmente ho capito. Ho iniziato a osservare le ragazze intorno a me. Non le afro-americane o le orientali, loro hanno i loro canoni e i loro parrucchieri (tra l'altro, dove io è meglio che non vada). Parlo di quelle che sono le ragazze "americane", quelle che ci sono nei film, insomma le discendenti degli europei che sono venuti qui tre secoli fa (perchè questo sono gli americani, ebrei e anglosassoni, tutti gli altri sono appunto..."gli altri").
Ho iniziato a guardare i loro capelli con occhi diversi e ho capito. Non stavano ammirando i miei capelli. Erano stupiti che io continuassi a tenerli così, corti, ricci e rossi.
Perchè le ragazze, qui, sono tutte uguali. Sono magre (sì, magre), vanno a correre o in palestra tutti i giorni, con gli orecchini di perla e il filo di perle, grossi anelli di fidanzamento con diamanti come ciliegie, con le scarpe di Tori Burch e le borse di Micheal Kors, bevono lo skinny Frappuccino, sono abbronzate ma artificiali, e i capelli: lunghi, dritti e biondi. A volte marroni. Ma mai ricci e rossi, o corti e neri, o ricci e neri.
Vabbè. Almeno io sono io. Persino l'omino dell'UPS me l'ha detto "E' difficile scordarsi di te, in mezzo a loro". Sarà stato un complimento? ;-)

2 commenti:

  1. Meglio non uniformarsi mai...la personalità è fondamentale e credo che tu ce ne abbia da vendere!
    ...E il frappuccino...il frappuccino fa molto ridere...baci baci rossa!

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