domenica 31 ottobre 2010

Atterrati!!!

Vi piacciono i balli latino-americani? A me sì. Però mi piacciono quando sono a terra e non a 15.000 mt dal suolo, in classe economica con le hostess sedute o che girano tra le file con gli occhi sbarrati controllando che tutti i passeggeri abbiano le cinture allacciate. Abbiamo ballato la rumba per oltre metà del viaggio. A questo punto la prima tratta del viaggio (Milano-Londra) che di solito mi sembra una prova di coraggio, è stata una passeggiata sugli Champs Elysee.

Bene che la British airways abbia dei sedili più larghi degli altri. Male essere in 4°classe. Sì, perchè adesso volare costa di meno, ma lo si fa in 4° classe. Prima di te:
- first class: praticamente viaggiano distesi, con le copertine di cachemire, mangiano con il servizio da viaggio della regina Elisabetta e vengono assistiti da uno servetto personale che gli farà anche i massaggi ai piedi.
- business class: possono quasi completamente distendersi. E' interessante perchè i sedili sono alternati tra loro. Cioè a esse, uno con la faccia in avanti e tu con la faccia indietro. Bisogna fare attenzione perchè ti può capitare uno a cui puzzano i piedi. Però c'è una tendina che fa da separè. Anche questi mangiano menù deliziosi con posate di acciaio e bevono champagne.
- economy plus: è come l'economy, solo che i sedili sono leggermente più grandi, puoi caricare il pc mentre sei in volo e hai una tendina che ti separa dalla plebe che viaggia, per l'appunto, in 4° classe.
Peggio che nella canzone di De Gregori (Titanic).

Quelli che mi conoscono sanno che ho una fifa blu di volare (chissà perchè blu, io di solito sono grigietta e pallida). Per quelli che non mi conoscono bene...beh, ecco, diciamo che paura è un eufemismo per quello che mi succede. A parte gli effetti collaterali del rilascio di adrenalina che inizia già da qualche giorno prima (colorito grigio in volto, tremarella, ripetute ritirate al bagno), il giorno del volo subentra il solito meccanismo in cui immagino i peggiori scenari possibili, tra cui l'aereo che viene spazzato via da una folata di vento fortissima (cosa peraltro inverosimile vista la quota a cui si vola).

Per cui quando è stato accesso il segnale "Allacciare le cinture di sicurezza" è iniziata la prova. E' da dire che nella prima parte ero ancora coperta dal primo Tavor per cui ho realizzato solo dopo un po', quando la signora dietro di me ha iniziato "Oh my God oh my God, the captain should say something" (e il marito "What?That there's a turbolence?It's obvious that there is some turbolence". Per cui dopo il secondo Tavor (visto che non riuscivo a smettere di tremare) ho iniziato a pensare che ero in macchina in montagna con una vecchia jeep scassata. Non che questo mi facesse tremare di meno, ma faceva assumere alla situazione un aspetto ridicolo che rendeva il tutto surreale (tanto che adesso che ci penso non so come mai non me la sono fatta addosso).

Se non altro il personale di volo è stato carino e il capitano ad un certo punto (forse era stufo che continuassi a suonare il campanello?) ha fatto un annuncio rassicurante (ce li avrà scritti già pronti?) i cui diceva che era una turbolenza un po' lunga, di avere pazienza, ma che andava tutto bene. Sì sì, sarà anche così, ma all'arrivo l'hostess è stata chiara: era una bella turbolenza pesante. Ha anche aggiunto che però non le sembro una che ha paura di volare (ma non sapeva dei Tavor) e che comunque fatta questa i prossimi voli saranno una passeggiata vista l'intensità di questa turbolenza. GRAZIE!!!

Comunque toccare il suolo è stato fantastico. Sì, signori miei, sono proprio un segno di terra. Qui mi piace stare, ben adesa al suolo. Sarà anche vero che è l'aereo che vola e non l'uomo, ma a me proprio non piace!!!